"La scoperta della vitamina C risale al 1937, anno in cui Szent-Györgyi, la scoprì e la isolò per primo, scoperta che gli valse il Premio Nobel. Si dovettero però aspettare più di trent’anni prima che il ruolo, che questa molecola gioca nel funzionamento del nostro corpo, fosse compreso appieno.
Negli anni 60 e 70 diversi scienziati negli USA e in Canada portarono a termine importanti ricerche cliniche e di laboratorio su questa e altre vitamine: Carl Pfeiffer, Roger William, Hans Selye, Irwine Stone, Abram Hoffer, Humphrey Osmond, Robert Cathcart, Ewan Cameron, Mathias Rath, Linus Pauling, ecc... Quest’ultimo è stato incluso dalla rispettata rivista inglese New Scientist nella sua lista dei venti più importanti scienziati di tutti i tempi; ha ricevuto due premi Nobel (per la chimica e per la pace) non condivisi con altri; ha al suo attivo alcuni importanti ed originali contributi alla biologia, chimica e fisica, un’alta militanza nelle controversie politiche durante gli anni 50 e 60, inclusa l'organizzazione di una vittoriosa campagna internazionale per bandire i test delle armi nucleari.
Può essere considerato il più importante esponente di quella corrente medico-scientifica che si è sviluppata negli USA negli ultimi 40 anni, che lui stesso definì Medicina Ortomolecolare e che in Italia è chiamata spesso più semplicemente Micronutrizione.
Queste tecniche innovative si possono sintetizzare fondamentalmente in due punti:
a) uso di alti dosaggi di vitamine e di altri nutrienti (molto più di quanto usato in precedenza);
b) la scoperta che, a tali dosaggi, queste sostanze esplicano delle proprietà prima sconosciute, fondamentali per la salute umana.
Vediamo cosa scrive Pauling.
“La vitamina C - acido ascorbico, sodio ascorbato o calcio ascorbato - è coinvolta in un gran numero di reazioni biochimiche nel corpo umano. Due delle sue maggiori interazioni sono il potenziamento del sistema immunitario e la sintesi del collagene, una sostanza molto importante che tiene unito il corpo umano. Il collagene rinforza i vasi sanguigni, la pelle, i muscoli e le ossa. L'uomo non può creare collagene senza la vitamina C.
Quello che mi impressionò venti anni fa fu quando Irwine Stone (Ph.D.) indicò che la maggior parte degli animali, escluso l'uomo e le scimmie, producevano vitamina C.
Non fanno affidamento al cibo o alle pasticche di vitamine, gli animali producono vitamina C nel fegato proporzionata al loro peso corporeo. Per un uomo adulto le proporzioni dovrebbero essere una media di 10-12 g. (12.000 mg.) al giorno”. (1)
Ciò che lo interessò ancora di più fu il fatto che gli animali non hanno l’infarto, mentre l’uomo e le scimmie sì!
Queste constatazioni lo portarono a compiere ricerche e scoperte nel campo della nutrizione decisive per la salute dell’intero genere umano.
Vitamina C (acido l-ascorbico)
È considerato, a ragione, il più importante elemento nutritivo per la nostra salute ed è il “motore” centrale della tecnica salutistica esposta in questo opuscolo.
L’uomo deve assumerlo con l’alimentazione, perché il suo organismo non riesce a produrlo. Sembra che questa incapacità sia cominciata, lungo la linea genetica, 25 milioni di anni fa. Alcuni mammiferi persero la capacità di produrlo semplicemente perché non avevano bisogno di farlo. Mangiavano abbondantemente frutta e verdura fresche e naturali che, come si sa, contengono buone quantità di questa vitamina. Sfortunatamente l’uomo, fin quasi dalla sua comparsa sul pianeta, ha cotto i suoi cibi, perdendo in tal modo la maggior parte della preziosa molecola necessaria alla sua vita. Così, da millenni l’umanità vive in uno stato di scorbuto (2) cronico; il che da luogo a infarti, ictus, arteriosclerosi e difese immunitarie ridotte, quindi una porta aperta alle infezioni batteriche, virali acute e croniche (conosciute, quest’ultime, come una lunga serie di malattie autoimmuni e degenerative, diabete compreso) e alle infezioni di funghi, responsabili tra l’altro del temuto cancro (3).
Tutto ciò rende la vita dell’Homo sapiens un percorso ad ostacoli con innumerevoli sofferenze causate dalle malattie e la sua vecchiaia un periodo assai triste...
Per gli animali, non è così. Il loro fegato produce in media 10 grammi al giorno di acido ascorbico (rapportato a 70 Kg.); quantità che aumenta anche considerevolmente in caso di stress, trauma o infezioni. Negli animali non si riscontrano casi di infarto né malattie degenerative, se non in rari casi. Perfino gli animali domestici, che vivono e si alimentano in maniera innaturale come noi, non sono così malati come l’uomo. Condividiamo le nostre patologie solo con le scimmie e con le cavie, animali che come noi non producono vitamina C.
Le funzioni della vitamina C.
Si dice spesso che la vitamina C sia un potente antiossidante (4), ed è vero; ma le funzioni di questa sostanza nel corpo umano, le reazioni biochimiche a cui partecipa e a cui è indispensabile sono innumerevoli. Voglio segnalare le due più importanti, ancora con la penna di Linus Pauling.
L’ho già fatta nel capitolo precedente, ma questa citazione è così importante, fondamentale, che non sarà inutile ripeterla. “Due delle sue maggiori interazioni sono il potenziamento del sistema immunitario e la sintesi del collagene, una sostanza molto importante che tiene unito il corpo umano. Il collagene rinforza i vasi sanguigni, la pelle, i muscoli e le ossa. L'uomo non può creare collagene senza la vitamina C”(5). Il punto 1 significa nessuna (o quasi) malattia infettiva acuta, né malattie croniche degenerative.
Per capire l’importanza del secondo punto, bisogna prima conoscere il ruolo del collagene nel corpo umano. Esso è assolutamente fondamentale, non solo per la nostra salute, ma per la nostra vita. Basti pensare che circa un terzo del nostro peso è dato da questa proteina!
Ancora Pauling: “La molecola del collagene è più forte di un filo di acciaio dello stesso peso. È una delle proteine più abbondantemente presenti nel corpo, che va a costituire il tessuto connettivo, vale a dire la materia plastica naturale di cui esso è ampiamente composto”(6).
Essa dà solidità, resistenza ed elasticità ai tessuti del nostro corpo: vasi sanguigni, ossa, pelle, tendini, ecc...
Se il collagene scarseggia, le ossa diventano fragili (= osteoporosi), le articolazioni si indeboliscono (= artrosi) i vasi sanguigni perdono elasticità (= ipertensione sanguigna) e subiscono lesioni di vario tipo (= arteriosclerosi, infarto, ictus), la pelle diventa vecchia e rugosa, ecc... Si dice che siano i cosiddetti “segni dell’età”; ma veramente l’età non c’entra molto. Sono i segni di cronica carenza di vitamina C.
Dobbiamo ora capire di quanta vitamina C abbiamo bisogno per essere in salute. Abbiamo visto che in media, su un peso di 70 Kg., gli animali ne producono 10-12 grammi.
Questa quantità però, oltre a variare molto da specie a specie, varia da individuo a individuo e anche da un giorno all’altro nello stesso individuo. Ciò significa che la quantità ottimale di questa sostanza è assolutamente personale. Un semplice metodo, che finora resta anche il solo valido, per determinare quanta ne dobbiamo ingerire è stato ideato dal dott. Cathcart: il test della tolleranza intestinale. Si può cominciare, ad esempio, con 1 grammo al giorno e poi, ogni giorno, aumentare di un grammo. Quando compare la diarrea, vuol dire che è stata superata la dose di vitamina di cui l’organismo ha bisogno; infatti esso si libera velocemente del sovrappiù attraverso l'intestino. A questo punto basta diminuire di uno-due grammi la quantità che è stata raggiunta: quella è la dose personale giornaliera, che deve però essere aumentata o diminuita, anche di molto, a seconda di come cambiano nel tempo le condizioni di salute.
In genere si tratta di 3-12 g. nelle persone sane (prevenzione), fino a 100 e più g. nei malati.
Più grande è la quantità ingerita, maggiore deve essere il numero delle dosi distribuite lungo la giornata.......notare che in una piccola percentuale di persone non compare la diarrea, ma un altro segno: la flatulenza; un segnale leggermente più difficile da riconoscere con precisione. Ma, attenzione, perché questo segno potrebbe essere invece dovuto ad un non ottimale modo di somministrazione.......È importante sapere che solo assumendo vitamina C in quantità al limite della tolleranza intestinale (o almeno all’80-90 %), si ottengono i benefici completi che questa molecola ci può offrire; in particolare solo a queste dosi essa esplica tutto il suo potere controagenti infettivi, soprattutto virus, ed è anche un ottimo drenante del fegato; proprietà veramente preziosa per quest’organo che generalmente e in varia misura è intossicato.
La medicina di stato e delle multinazionali farmaceutiche è pressoché impotente di fronte ai virus. I suoi vaccini e le sue sostanze chimiche danno molto frequentemente risultati deludenti in cambio di tossicità e di imponenti “effetti collaterali”.
Ecco cosa consiglia Pauling, ad esempio, nel caso di raffreddore.
“Sarebbe opportuno portare sempre con voi delle compresse da 1 g. di acido ascorbico: ai primi sintomi di raffreddore o di mal di gola o di presenza di muco nel naso, nonché di dolori muscolari o di malavoglia in generale, iniziate subito il trattamento, ingerendo una o più compresse. Continuate per parecchie ore, prendendo ancora due o più compresse ogni ora. Se i sintomi scompaiono rapidamente dopo la prima o la seconda dose maggiorata di acido ascorbico, potrete ritornare tranquillamente a quella abituale.
Se invece i sintomi non dovessero scomparire, non interrompete il regime rinforzato, ingerendo dai 10 ai 20 g. di acido ascorbico al giorno. Nel 1968, il dottor Edme Régnier ha osservato che tutte le volte che un raffreddore viene stroncato o allontanato con l'aiuto di un uso adeguato di vitamina C, l'infezione virale non scompare immediatamente, ma permane latente, per cui è importante che il regime di vitamina C venga prolungato per un periodo di tempo adeguato.
Può anche essere utile controllare un raffreddore con un'applicazione locale di ascorbato di sodio, ottenuta sciogliendo 3,1 g. di ascorbato di sodio in 100 ml di acqua. Nel 1973, Braenden, che è riuscito a curare la maggior parte dei raffreddori, o ad alleviarne i sintomi in maniera rilevante con questo metodo, consigliò di introdurre venti gocce di questa soluzione in ciascuna narice con un contagocce. Fece notare come, in questo modo, si ottiene una concentrazione locale di ascorbato mille volte superiore a quella prodotta dall'assunzione orale.......Bisogna anche badare a stare bene all'erta ai primi sintomi di raffreddore e combatterlo immediatamente: se si aspetta un giorno, o anche qualche ora, prendendo una quantità minima di vitamina C, non sarà più possibile in seguito arrestarne il processo”.
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(1) “Come vivere più a lungo e sentirsi meglio”. Linus Pauling, 1989 Edizioni Frassinelli.
(2) Grave malattia dovuta a mancanza o carenza di vitamina C. “L'instaurarsi dello scorbuto è caratterizzato da una perdita delle forze, da depressione, irrequietezza e da una rapida
sensazione di spossatezza a seguito di ogni piccolo sforzo. La pelle diventa giallastra e cinerea.
Il paziente si lamenta di dolori muscolari. Mentalmente è depresso. In seguito, il viso assume
un aspetto macilento. Le gengive si ulcerano, i denti cadono e l'alito diventa fetido. Emorragie
di notevole portata interessano i muscoli e gli altri tessuti, cosicché il malato sembra coperto di lividi. Gli ultimi stadi della malattia sono caratterizzati da una spossatezza profonda, diarrea, disturbi ai polmoni e ai reni, che portano alla morte”.
(3) “Il cancro è un fungo” Tullio Simoncini, 2005 ed. Lampis
(4) Antiossidante è una sostanza che impedisce all’ossigeno di combinarsi con materie di scarto nell’organismo e di formare così composti tossici responsabili, tra l’altro, dell’invecchiamento e del decadimento fisico.
(5) “Come vivere più a lungo e sentirsi meglio”. Linus Pauling, 1989 Edizioni Frassinelli
(6) “Come vivere più a lungo e sentirsi meglio”. Linus Pauling, 1989 Edizioni Frassinelli"
Tratto da: "Come vivere senza malattie e senza medicine"
di A. R. Mondini
Potete andare a vedere l’ottima documentazione scientifica si trova a questo indirizzo: www.seanet.com/~alexs/ascorbate/index.htm
Vi sono riprodotte 64 pubblicazioni di lavori clinici o di laboratorio che comprovano l’efficacia della vitamina C nella cura di innumerevoli malattie. Ma la cosa migliore è provare voi stessi appena avete un raffreddore, un’influenza o un po’ di febbre. Ne sarete stupiti. E mi raccomando attenti alla diarrea!!!!
mercoledì 20 dicembre 2006
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